Pubblicazioni

Curiositas cupida aeternitatis. Scritti in onore di Paolo Aldo Rossi


Virtuosa-Mente, 2018, pp. 384

41otxdzsd5l__sx346_bo1204203200_Il volume raccoglie gli interventi di colleghi e allievi, ma soprattutto amici, che negli oltre quaranta anni di insegnamento e di intensa attività culturale hanno accompagnato e affiancato le avventure della mente di un eclettico studioso capace di coniugare il rigore “accademico” con la curiositas di un saggio greco o di un filosofo rinascimentale. Interventi che riflettono i campi diversi di interesse dei singoli autori, ma che rispondono a quell’amore per la curiositas e il dialogo culturale che hanno animato l’attività universitaria ed editoriale del Nostro. Un omaggio dunque a chi ha fatto della Curiositas cupida aeternitatis il motto non solo della sua evoluzione intellettuale ma anche della sua vicenda esistenziale, anteponendo i valori della cultura ai giochi di potere e soprattutto coltivando gli ideali socratici di amicizia e di insegnamento.

i7

Top_100_Android_Apps_Amazon_Mobile_for_Android

 

 

 


William Stukeley, Stonehenge: un tempio restituito ai druidi, (a c. di Marco Ghione e Alessio A. Miglietta)


Virtuosa-Mente, 2018, pp. 194

Copertina Stukeley Virtuosa-menteLa pubblicazione di Stonehenge: A Temple Restor’d to the British Druids (Londra, 1740) ha rappresentato una delle pietre angolari della storia dell’archeologia britannica e in particolare degli studi sul complesso megalitico più noto al mondo, la cui origine e funzione è ancora oggetto di vivacissimo dibattito. Il carattere innovativo di questo testo si mostra soprattutto nella prima vera applicazione degli strumenti metodologici e delle tecniche sperimentali, propri della nuova scienza, agli studi antiquari, inaugurando di fatto la disciplina dell’archeoastronomia; e a questo si aggiunge l’originale tesi che fa da sfondo al resoconto degli scavi e delle misurazioni effettuate in situ dall’autore: l’attribuzione della costruzione del tempio ai druidi, in polemica con le ipotesi prevalenti che indicavano invece i Romani conquistatori. Nato anche per sfatare la leggenda medievale che vedeva in Merlino e nei Giganti d’Africa i fautori dell’enigmatico cerchio di pietre conficcate sulla piana di Salisbury, il testo di Stukeley finì per essere fonte esso stesso di un mito dal successo straordinario: l’antica e superiore sapienza druidica, erede dell’antichissima scienza dei Patriarchi, a cui sarebbero state note le leggi che regolano l’universo e le modalità di utilizzo dei più importanti strumenti scientifici (bussola compresa).

i7

Top_100_Android_Apps_Amazon_Mobile_for_Android


Paolo Aldo Rossi e Ida Li Vigni, L’eclisse della ragione all’alba della scienza moderna. La strega, il medico e l’inquisitore


Virtuosa-Mente, 2017, pp. 369

Questo libro non attribuisce colpe o torti al crimine dei tanti roghi in cui morirono le streghe, ma cerca di capire attraverso quali percorsi si è arrivati a tanto. In questa prospettiva di lavoro si istallano quelli che ho chiamato i “temi fondamentali” o le strutture formali su cui si istituiscono i rapporti fra gli attori della vicenda: il tema del rapporto con il potere religioso o del passaggio dal peccato di superstizione al crimine di eresia; il tema del rapporto con il potere politico o della ribellione delle forme culturali endogene verso quelle esogene; il tema del rapporto con l’istituzione giuridica o dei procedimenti penali; il tema del rapporto con il sociale o della disperazione: i tempi negati alla speranza in cui si gioca la partita del tutti contro tutti, allorché Satana diviene l’ipostatizzazione del male quotidianamente presente; il tema del rapporto etnico-culturale, dalle culture esogene, si ripresenta prepotentemente come riconoscimento della propria identità. Ma accanto a questi percorsi, più propriamente attinenti alle modalità delle discipline socio-storiografiche e di antropologia culturale, si presentano altri cammini o avventure quali sono le avventure del corpo e della mente degli uomini che hanno vissuto in prima persona la vicenda: il primo di questi prende avvio dalle condizioni igienico-sanitarie entro le quali si gioca un rapporto corpo-mente fatto di costanti e reciproche dipendenze fra la fisiopatologia e la psicopatologia con i processi ideativi (allucinazioni, fantasie, forme di pensiero…). Le ricorrenti epidemie di lebbra e di peste prima e di sifilide poi, la presenza di esiti psicopatologici ad eziologia fisiologica (legati a condizioni alimentari o a danni genetici), l’utilizzazione di farmaci psicoattivi sia a fini terapeutici che per pratiche “religiose”, le crisi endemiche di ergotismo e patologie scrofolose, le patologie tireotossiche e i danni epatici, nonché l’insorgenza di malattie mentali ad eziologia non fisiologica sono tutti eventi che, giocando un ruolo fondamentale nella vicenda “stregoneria”, ci impongono di focalizzare la nostra attenzione oltre che sulla induzione farmacologica a rilevanza psichica, anche, e specificatamente, sulla affabulazione psicopatologica e sulla connotazione archetipa dell’inconscio collettivo, qui considerato nei suoi collegamenti con l’immagine di particolari aree di rifugio, luoghi sia geografici che simbolici di insediamento della strega. E’ una storia narrata, quasi sempre, in prima persona dagli inquisitori, ma noi cercheremo di ascoltare anche gli altri quantomeno come attori della storia.

La scheda completa

i7Top_100_Android_Apps_Amazon_Mobile_for_Android


AA VV, Come si legge un testo di alchimia e astrologia medica


Virtuosa-Mente, 2017, pp. 184

alchimiaCampo minato quello di leggere e interpretare un testo antico o classico di astrologia ed alchimia senza cadere nella tentazione di lasciarsi affascinare dai simboli e dalle allegorie che esso contiene. Se è vero che molti di questi testi rispondono alla volontà degli autori di difendere la loro disciplina dalla curiosità dei non-iniziati, è altrettanto innegabile che certe immagini, allegorie e simboli sono l’espressione di una forma mentis a cui il lettore moderno deve accostarsi con un paziente lavoro di riflessione e di rispetto a quel mondo. Gli Autori del presente libro hanno appunto cercato di fare questo, ognuno nell’ambito delle proprie competenze, senza avere la pretesa di fornire chiavi universali di interpretazione, ma solo di suggerire approcci conoscitivi che il lettore potrà approfondire. Adele Maiello, Il linguaggio degli alchimisti – Paolo Aldo Rossi, La “scienza della trasformazione”: chokhmat ha-tzeruf oppure physikà kaì mystikà – Lucia Bellizia Tetrábiblos – Libro III, cap. 13 – Maura Sonia Barillari, Delle infermità e delle malattie La ‘biblioteca’ di uno speziale: leggere il ms. Ashburnham 105 della Biblioteca Laurenziana di Firenze – Ida Li Vigni, Teorie e credenze mediche al tempo di Cecco d’Ascoli – Massimo Marra, Dealbate Latonam et rumpite libros: come si legge un libro di alchimia – Alessio A. Miglietta, Praxis, 1693. L’addio di Newton all’alchimia – Davide Arecco, Nato sotto Saturno: Johannes De Monte-Snyder e la iatrochimica europea (1665) – Walter G Sannita, C. G. Jung, l’alchimia e la chimica industriale.

La scheda completa

i7Top_100_Android_Apps_Amazon_Mobile_for_Android


War! L’esperienza della guerra fra storia, folclore e letteratura, a cura di S.M. Barillari e M. Di Febo


Virtuosa-Mente, 2016, pp. 420

Guerre sopite, guerre dimenticate, guerre che deflagrano con virulenza inattesa e straniante. Guerre vinte, perse, celebrate per la loro fine o il loro esito. Guerre che si studiano a scuola: le guerre puniche, la guerra dei Cent’anni, dei Trent’anni, il primo e il secondo conflitto mondiale… Guerre sante – o sacrosante: all’inizio lo sono tutte. Guerre sporche: alla fine tutte lo sono. Un’esperienza, quella della guerra, che ha profondamente segnato le coscienze e l’immaginario di ogni tempo quindi, con essi, la letteratura e il folclore che se ne sono fatti specchio. Date queste premesse, e in questa prospettiva, questo volume è dedicato non tanto alla guerra in sé e per sé, quanto piuttosto ai ‘prodotti culturali’ che sono maturati, e che dalle situazioni di conflitto hanno tratto linfa vitale per esprimere ideali e convincimenti di volta in volta ‘organici’ al potere costituito o, più di frequente, in contrasto con esso, affidando alla pagina scritta, alla tela dipinta, così come alla voce viva della narrazione o del canto posizioni coraggiosamente eterodosse rispetto a scelte politiche o religiose anziché da un oculato perseguimento del ‘bene comune’.

i7Top_100_Android_Apps_Amazon_Mobile_for_Android


 Isaac Newton, Cronologia emendata degli antichi regni, a cura di Alessio A. Miglietta


Virtuosa-Mente, 2016, pp. 456

Isaac Newton non fu soltanto uno dei più grandi filosofi della natura d’ogni tempo; fu molto altro: alchimista, teologo, esegeta biblico, interprete delle profezie, cultore delle filosofie ermetiche, storico e cronologo. Ed è proprio la sua indagine, meticolosissima, sulla storia delle antiche civiltà che apre gli scenari più sorprendenti e a oggi meno conosciuti dell’immenso universo newtoniano. In anni di ricerche e studi di un’intensità che va oltre ogni immaginazione, e saccheggiando tutte le fonti disponibili, egli approfondì i temi più oscuri e irrisolti della cronologia antica, dalla spedizione degli Argonauti alla guerra di Troia, dalle dinastie dei faraoni alla fondazione del tempio di Gerusalemme, dai misteri di Stonehenge e di Atlantide all’enigma delle costellazioni del centauro Chirone. Ma ciò che desta ancor più meraviglia è la geniale applicazione, mai tentata prima di allora, della precessione degli equinozi per la datazione degli eventi e delle epoche della storia.
A un saggio introduttivo che ripercorre i temi, i princìpi generali, l’approccio metodologico e il percorso che hanno accompagnato l’attività del Newton storico e cronologo, segue la traduzione integrale, inedita in Italia e corredata da numerose note bibliografiche e di commento, della sintesi del suo intero sistema cronologico: la Cronologia emendata degli antichi regni (Londra, 1728).

La scheda completa

i7Top_100_Android_Apps_Amazon_Mobile_for_Android


di Davide Arecco, Navigatori, scienziati, viaggiatori


Virtuosa-Mente, 2016, pp. 260

navigatori-scienziati-viaggiatori 2Per gli uomini dell’età moderna, dal XV al XVIII secolo, il globo era un mondo da esplorare. Mari e oceani andavano scoperti e studiati, le coste ed i territori cartografati alla luce delle nuove tecniche scientifiche, gli spazi geometrizzati. Si viaggiava per le scienze, soprattutto gli italiani in Inghilterra tra Sei e Settecento. Fu una grande e lunga stagione, con protagonisti corsari, diplomatici, uomini di scienza, navigatori, mercanti e naturalisti tra gli altri. Questo libro vuole rappresentare un viaggio in quella storia: una storia dalla quale non furono assenti i miti, come quello di Atlantide oppure delle civiltà perdute.

 

i7Top_100_Android_Apps_Amazon_Mobile_for_Android

 


di Sonia Maura Barillari, Protostoria della strega, le fonti medievali latine e romanze


Virtuosa-Mente, 2014, pp. 220

ProtostoriaCom’è noto, la sommatoria dei tratti pertinenti costituiti dal volo, da una connotazione notturna, dalla conturbante contiguità con la dimensione ferina costituisce una delle prerogative essenziali e irrinunciabili chiamate a contraddistinguere quell’articolato e per certi versi inestricabile ‘plesso’ di credenze che alle soglie dell’età moderna gli esponenti più in vista dell’establishment cattolico e ‘riformato’ vollero sintetizzare, ponendolo sotto il segno del demoniaco, nel concetto di stregoneria. A partire da tali presupposti, il saggio si propone di approfondire alcune problematiche relative alla formazione di quest’ultimo, e le caratteristiche che nell’Occidente europeo lo hanno reso un modello vincente e duraturo, analizzando alcune delle componenti che concorsero a produrre tale sintesi, contestualizzandole rispetto alle loro diverse – successive o sincrone – attualizzazioni linguistiche, storiche, documentarie, poetiche e letterarie. Per farlo è stato necessario approssimarsi il più possibile al momento storico in cui il ‘modello’ frutto dell’elaborazione teorica dell’‘immagine’ della strega da parte degli uomini di cultura ha preso forma e consistenza, o almeno si è affermato in maniera stabile.

i7Top_100_Android_Apps_Amazon_Mobile_for_Android


di Davide Arecco e Alessio A. Miglietta, La mente nascosta dell’imperatore


Città del silenzio, 2016, pp. 248

La mente nascosta dell'imperatoreIn questo volume, si presentano al pubblico, per la prima volta, quei testi – spesso citati, ma mai veramente letti e studiati – che concorrono a comporre il ricco mosaico degli interessi newtoniani. Tranne che in un caso, si tratta di manoscritti riscoperti da meno d’un secolo, frutto di un lavoro privato, condotto in solitaria e protratto nel tempo, lontano dalla vita e dal mondo. Alle pagine qui presentate Newton dedicò moltissime ore e moltissimo tempo. Si trattava di argomenti che, ai suoi occhi, rappresentavano qualcosa di fondamentale. E, in effetti, dietro a tali, severe ricerche sulla cronologia antica, sulla tradizione ermetica, si possono cogliere molteplici elementi e fattori d’ispirazione che rinveniamo poi nei Principia e nell’Opticks. Anzi, i testi raccolti, tradotti e commentati nel presente volume non costituiscono altro che lo sfondo (sovente indispensabile) al quale ricondurre la stesura delle due opere maggiori, per meglio comprenderne composizione e contenuti.

i7Top_100_Android_Apps_Amazon_Mobile_for_Android


a cura di Paolo Aldo Rossi e Ida Li Vigni In cammino verso la casa della sapienza


Virtuosa-Mente, 2016, pp. 240

Senza titolo-1

Il volume si articola come un percorso filosofico volto a indagare le diverse strade che la cultura greca, fonte inesauribile della nostra identità, ha intrapreso, dialogando anche con le culture altre, per delineare il volto multiforme della conoscenza. Non solo quella razionale ma anche quella mistica, il cammino sapienziale basato sull’intuizione estatica, che tende alla comunicazione diretta con il divino come alternativa escludente non solo la via della ricerca logica deduttiva ma anche andando alla scoperta dell’itinerario mitico, poetico e storiografico. Senza ovviamente la pretesa di esaurire una ricerca che deve continuare, gli Autori hanno voluto illustrare momenti diversi della saggezza antica, sottolineando il valore di attualità e di universalità e invitando il lettore ad addentrarsi in quella Casa della Sapienza che simbolicamente rappresenta il viaggio dell’uomo verso le fonti della saggezza. Gli Autori: Luisella Battaglia – Sonia Maura Barillari – Mariano Bianca – Antonio Binni – Dino Cofrancesco – Giuseppe Ivan Lantos – Ida Li Vigni – Valerio Meattini – Oscar Meo – Paolo Aldo Rossi – Davide Susanetti provenienti dalle Università di Genova, Napoli, Bari, Padova, Siena-Arezzo, LSW (Varsavia).

i7Top_100_Android_Apps_Amazon_Mobile_for_Android

.


Paolo Aldo Rossi Marco Ghione  Il figlio della strega


Virtuosa-Mente, 2015, pp. 210

41LM-AqeILL__SX344_BO1,204,203,200_La figura di Johannes Kepler (1571-1630), astronomo e matematico, nell’olimpo dei padri nobili della Rivoluzione scientifica, è forse meno nota per la vicenda giudiziaria che coinvolse la madre Katharina. La donna, accusata di stregoneria, fu  incarcerata, sottoposta a tortura e infine assolta dopo un processo che a fasi alterne era durato sei anni. Nella città di Leonberg, nei pressi di Weil der Stadt, paese natale di Keplero, la madre fu infatti chiamata nel 1616 a discolparsi del crimine di stregoneria (con ben  49 capi d’accusa), messa in carcere per un anno e mezzo e torturata più volte. L’anziana donna fu  infine assolta, grazie al figlio e alle sue conoscenze, il 4 ottobre del 1621. Keplerò riuscì infatti a capovolgere l’esito del giudizio grazie alle sue amicizie alla Facoltà di Diritto di Tubinga, che  espresse la sentenza finale. Pochi mesi più tardi, il 13 aprile 1622, Katharina si spense, libera ma transfuga dal proprio paese. Il  libro si presenta come un saggio storico sulla caccia alle streghe  che introduce allo studio del caso di Katherina Guldenmann, madre di Johannes Kepler. Come fonti si utilizzano il Somnium, racconto  fantastico intriso di  forti elementi autobiografici, nel quale il grande astronomo cela la propria madre sotto le spoglie di una maga e guaritrice, alcune Lettere del suo carteggio ed il Judicium matris Kepleri, raccolta degli atti del processo.

La scheda completa

i7Top_100_Android_Apps_Amazon_Mobile_for_Android

..


Paolo Aldo Rossi  Metamorfosi dell’idea di natura e rivoluzione scientifica


Virtuosa-Mente, 2014, pp. 375

51r+ispGu5L__SX350_BO1,204,203,200_Una storia del “pensiero scientifico” dalla Grecia antica fino all’imporsi della Rivoluzione Scientifica nel XVII secolo, scandita sui cambiamenti che il concetto di “natura” ha indotto nelle diverse susseguenti “visioni del mondo”: da quello mitico a quello misterico-sapienziale, da quello fisico-naturalistico a quello armonico-musicale, da quello magico a quello alchemico, da quello filosofico a quello scientifico. La natura risponde sempre nello stesso linguaggio con il quale la si è interrogata: essa è prima di tutto il dominio del poeta e dell’artista, quindi del teologo, del moralista, del sapiente, del pensatore e solo molto più tardi dello scienziato. La natura, nel suo insieme, non è mai separata dal destino dell’uomo in quanto essa rappresenta per l’uomo che la osserva un immenso sistema di segni che di tale destino si fanno portatori. Un’opera di ampio respiro, sia sul piano epistemologico che su quello metodologico, che tende ad inserirsi nel dibattito sulle “rivoluzioni scientifiche” a partire dalle trasformazione delle forme della mentalità basata sulle metamorfosi dell’idea di natura, analizzandone cause e ragioni.

i7Top_100_Android_Apps_Amazon_Mobile_for_Android.

..


AAVV La divina proporzione: bellezza e perfezione della natura


Virtuosa-mente, 2015, pp. 340

51im67T15+L__SX352_BO1,204,203,200_Che cosa hanno in comune (di ricorrente, significativo, universale) i diversi e vari fenomeni naturali come le spirali orarie e antiorarie che si formano su un broccolo romano o su una pigna, sulle squame di un ananas, in una infiorescenza di un girasole che studia l’ordinamento con cui le parti botaniche vengono sistemate nello spazio, attribuendo una struttura geometrica alle piante, ma anche il volo dei falconi durante la caccia, i nautili che crescono secondo una spirale logaritmica e le conchiglia dei foraminiferi costituita da camerette a spirale e, addirittura, le grandi spirali di stelle della Via Lattea? La risposta è un numero che riproduce il modello matematico di impareggiabile armonia. Il numero aureo è un numero irrazionale rappresentato dalla lettera greca “phi” ossia la divisione di un segmento in media ed estrema ragione…

.i7Top_100_Android_Apps_Amazon_Mobile_for_Android