Paolo Aldo Rossi

Ordinario di Storia del Pensiero Scientifico, Università di Genova

IMG_2480Frequenta le scuole secondarie presso il Ginnasio-Liceo Classico “Santa Maria” di Verbania. Iscritto alla Università Cattolica di Milano, ha come maestri Gustavo Bontadini e Sofia Vanni Rovighi e come relatore di tesi di laurea Evandro Agazzi. Diventa assistente volontario di Filosofia e si reca all’estero per studiare; rientrato in Italia per svolgere il servizio militare, studia Matematica a Milano (Macchine di Turing, Problem solving, Teoria dei giochi).
Diventerà prima borsista, contrattista e ricercatore presso la cattedra di Filosofia della Scienza tenuta da Evandro Agazzi, e nel 1977 professore incaricato di Storia del Pensiero Scientifico in età moderna a Storia presso l’Università di Genova. In questi anni trascorre periodi di studio in Europa e negli USA, ma sceglie di passare dagli studi matematico-filosofici sul Problema Mente-Corpo per dedicarsi completamente alla Storia della Scienza dapprima contemporanea (Cibernetica e Teoria dell’informazione) mettendo a frutto i propri studi matematici, e poi in età moderna indirizzandosi alla storia della matematica prima e della medicina poi.
Nel 1980 diventa professore titolare della Cattedra di Storia del Pensiero Scientifico presso la Facoltà di Filosofia dell’Università di Genova, e approfondisce le sue ricerche nel campo della scienza della salute e delle medicine-altre, indirizzandosi in particolare sui rapporti scienza-magia nel medioevo e nel rinascimento, dei quali, da allora in poi, si è sempre principalmente occupato.
Dal 1982 è Professore Associato e dal 1999 Professore Ordinario di Storia del Pensiero Scientifico presso l’Università di Genova. Ha inoltre svolto diversi anni di supplenza per le cattedre di Filosofia della Scienza, Storia delle Matematiche, Storia del Pensiero Scientifico in età moderna. Membro del Corpo Docente di Scuole di Perfezionamento in Filosofia e del Dottorato di Ricerca in Filosofia della Scienza.
Attualmente è Professore Universitario Ordinario del settore scientifico disciplinare M STO/05 – Storia della scienza e delle tecniche. Titolare della Cattedra di Storia del Pensiero Scientifico e di Storia del Pensiero Medico e Biologico presso il Dipartimento di Filosofia, Settore Epistemologico, Università degli Studi di Genova e Storia e Comunicazioni scientifiche presso il Corso di Laurea Interfacoltà in Editoria e Giornalismo.

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Gli articoli di Paolo Aldo Rossi su airesis:


Nella sezione Il giardino dei magi:


rossi_pinocchio_00La fata turchina e le metamorfosi di Pinocchio

Mai una fiaba aveva avuto come suo protagonista un avanzo di legname, oltretutto non di pregio, ma un semplice pezzo da catasta; eppure solo il legno è il materiale vivo per eccellenza, acquisisce le fisionomie e i lineamenti più vari, col tempo si altera e muta…

rossi_ficino_00Marsilio Ficino: dalla cristianizzazione della magia alla magicizzazione del cristianesimo

La data di nascita è il 19 ottobre 1433, quella della rinascita è il 1462. Fin dai suoi primi studi, comunque, Marsilio s’era sentito talmente attratto dalla filosofia platonica che sant’Antonino da Firenze, a detta di fra’ Zanobi Acciaiouli…

rossi_utpicturapoesis_00Ut pictura poësis: il gioco dei tarocchi fra ermetismo e teatro della memoria

La mnemotecnica, o Arte della Memoria, fu una delle più segrete ed importanti tecniche immaginative tra quelle che la tradizione ermetica rinascimentale mutuò dall’antichità. I tarocchi, con il loro complesso codice simbolico, possono essere inquadrati…

rossi_utopiarosacrociana_00L’utopia rosacrociana nell’età di Bacone e Cartesio

Un carattere notevole dei lavori sia scientifici sia pseudoscientifici del Seicento, scriveva Lynn Thorndike, è la frequenza con la quale ricorrono nei titoli termini come “nuovo” o “inaudito” … Con la comparsa di nuove stelle dal 1572 in poi, si cominciò a …

icona-brunoSe la memoria che aveva e che professava era naturale o pur magica

Comincia così l’ultimo capitolo della vita di Giordano Bruno: il suo ritorno in Italia, chiamato dal delatore-curioso Giovanni Mocenigo il quale, al contrario di quanto promette, lo deferirà all’Inquisizione, da cui sarà arrestato il 26 maggio del 1592…


Nella sezione Le stagioni della follia:


Horror et amor diabolicus

rossi_fantasiepsicopatiche_00Le fantasie psicopatiche delle streghe

Comincia una serie di interventi del professor Paolo Aldo Rossi (Ordinario di Storia del Pensiero Scientifico presso l’Università di Genova, Direttore scientifico di Airesis) volti a delineare una storia critica della stregoneria e dell’inquisizione. I diversi interventi…

rossi_unguentovolare_00L’unguento per volare al sabba

Prosegue la serie di interventi del professor Paolo Aldo Rossi sulla genesi e lo sviluppo della stregoneria in occidente. In questo secondo articolo si analizzano i collegamenti tra il volo notturno per recarsi al sabba, di cui raccontavano le stesse “streghe”…

rossi_tempitolleranza_00I tempi della tolleranza

Nell’alto medioevo il tono della cultura giuridica, sia civile che religiosa, è sostanzialmente conforme alla concezione che la credenza nella stregoneria sia una forma di ignorante e perversa superstizione; e che, di conseguenza, vada trattata…

rossi_prologorepressione_00Il prologo della repressione

In questo e nei prossimi lavori saranno via via esaminate le caratteristiche del fenomeno e le sue ragioni di ordine culturale, giuridico, dottrinario, psicologico e socio-economico. Nel 1233, con la bolla Vox in Rama di Papa Gregorio IX…

rossi_iniziodramma_00L’inizio del dramma persecutorio

Per un lungo periodo, i dubbi sul carattere ereticale delle pratiche legate alla stregoneria, fecero sì che le condanne fossero miti e rette dal buon senso e dalla tolleranza. Nei Registri dell’inquisitore Jacques Fournier, che risalgono …

rossi_malleusmaleficarum_00Il Malleus maleficarum

Con la bolla Summis desiderantes Affectibus, promulgata il 5 dicembre 1484, papa Innocenzo VIII autorizza di domenicani Heinrich Institor e Jakob Sprenger a ricercare e quindi “punire, incarcerare e correggere” le persone resesi colpevoli di stregoneria…

rossi_rapportoetnico_00Il rapporto etnico-culturale

Secondo la tesi prevalente tra gli storici, la stregoneria fu un mito costruito dal potere religioso, il frutto necessariamente scaturito dalle imperanti teorie demonologiche. Questa posizione si scontra con le ipotesi di quegli antropologi …

rossi_tempinegati_00I tempi negati alla speranza

Alla domanda “Donde proviene la strega?” Jules Michelet risponde: “Essa proviene dai tempi negati alla speranza” alludendo la disperazione dovuta alla miseria spirituale e materiale che stigmatizza l’Europa del XIV secolo. Ma i tempi negati alla speranza…

rossi_tortura_00Il tema della tortura

La storiografia liberale ha individuato nell’uso della tortura giudiziaria lo strumento capace di edificare e sorreggere da solo il mito della stregoneria, l’unica fonte cui far risalire le confessioni degli inquisiti e l’ossessione diabolica …


Nella sezione I labirinti della ragione:


rossi_crisivalori_00La “crisi” dei valori e il valore della speranza

Vorrei mettere a confronto questi due testi, passandoli attraverso l’Enciclica cercando di meditare e di ponderare il fatto che un Sommo Pontefice, Benedetto XVI, ossia Joseph Ratzinger, uno dei maggiori teologi dei nostri tempi, li abbia citati…

rossi_progresso_00Evoluzione, regresso e stasi nel cammino umano tra scienza e umanesimo

La nozione di progresso comunica e partecipa un interesse, un significato e un valore, sia descrittivo che normativo, della persona nel tempo e nella storia, del rapporto tra il suo passato con il suo futuro, del cammino della conoscenza, dei suoi usi …


Nella sezione Il libro della Natura:


rossi_ipazia_00In quel tempo c’era una donna ad Alessandria il cui nome era Ipazia

Ipazia di Alessandria, figlia di Teotecno (figlio di Dio), ponderando un nomen omen (Ὑπατία sta per «eminente» o «eccelsa»), ossia la sublime per bellezza, per signorilità ed educazione, per cultura e sapere, morì per questo orrendamente trucidata…

ipazia-matania-miniaturaIpazia: una paideia scientifica

Della vita e delle opere di Ipazia d’Alessandria – va subito detto – non sappiamo quasi nulla. Le persone che l’hanno conosciuta direttamente e che l’hanno ricordata de visu atque auditu, sia pur brevemente nelle loro opere, sono stati: suo padre …

leonardo-icona Leonardo e l’inizio della fisiognomica

Alla fine del ‘400 Leonardo da Vinci annotava un’idea vecchissima, ma formulata nuovamente, non con moderne e  rinnovate parole, ma con un autentico giudizio scientifico, e da artista-fisiologo-anatomista affermava non essere il volto, ma l’occhio …


Nella sezione Therapeutìké:


copO’ principe “haravec”: le “macchine anatomiche”

“L’Archimede dei nostri tempi” afferma Giangiuseppe Origlia Paolino, storico e accademico contemporaneo del VII Principe di Sansevero, per definire don Raimondo di Sangro, celebre e rinomato per le numerose invenzioni …

Caterina_Sforza Alcune ricette di Caterina Sforza “a fare luxuriare inestimabile”

Caterina Sforza. nacque nel 1463 figlia di Galeazzo Maria Sforza, fu educata con i suoi 9 fratelli, a corte, prima dalla nonna paterna Bianca Maria Visconti e più tardi dalla moglie del duca, Bona di Savoia; come tutti i giovani principi …


Nella sezione Bioetica:


L’ipotesi Gaia: auto-organizzazione e autopoiesi

La biosfera – l’insieme delle zone (dagli avvallamenti profondi dell’oceano ai primi strati dell’atmosfera) in cui le condizioni dell’habitat permettono lo sviluppo della vita – è un’entità auto regolativa ed è un singolare organismo vivente …


Nella sezione Non solo di pane…:


miniaturaBuono da mangiare/buono da pensare

Il termine “dieta” (dìaita o diaitào – modo di vivere e reggere la vita deriva da zào – vivere) in medicina sta per “regime alimentare” o “regola del nutrirsi” ed è una delle tre parti della medicina: la ginnastica (preventiva, ossia l’arte degli esercizi per …

mal de ardentsIl “mal des ardents”: il pane che contamina

La claviceps purpurea è un fungo parassita che cresce nella spiga della Segale (la Secale cereale o Rye grain è una graminacea che prospera in tutta Europa) sulla quale si sviluppa particolarmente in annate  calde e piovose e trasforma il chicco del ce­reale …

miniatura

Lavarsi le mani per il rito del pasto

A proposito dei banchetti greci dell’età arcaica (dal X al VII secolo) e dell’età storica (dal VI secolo in poi) abbiamo notizie dai poemi e dagli inni omerici, da Esiodo, da Erodoto e dagli storici, dai poeti giamblici, elegiaci, lirici, dai comici …

forchettaStoria della forchetta

Il Liber de coquina dei ms. latini 7131 e 9328 della Biblioteca Nazionale di Parigi, databili, secondo il Novati, dal 1285 al 1309 e tradotti su incarico di Roberto d’Angiò da testi arabi, riporta nella ricetta De lasanis la frase…

pastaChi ha inventato le paste alimentari?

Chi ha concepito gli spaghetti, i maccheroni, gli gnocchi, le lasagne, i ravioli …? Sono domande che non hanno nessuna risposta! Perché sono mal poste e quindi sono irrisolte e irrisolvibili sia da un punto di vista semantico che sintattico…

 

I libri di Paolo Aldo Rossi:.


 L’eclisse della ragione all’alba della scienza moderna. La strega, il medico e l’inquisitore


Virtuosa-Mente, 2017, pp. 369

Questo libro non attribuisce colpe o torti al crimine dei tanti roghi in cui morirono le streghe, ma cerca di capire attraverso quali percorsi si è arrivati a tanto. In questa prospettiva di lavoro si istallano quelli che ho chiamato i “temi fondamentali” o le strutture formali su cui si istituiscono i rapporti fra gli attori della vicenda: il tema del rapporto con il potere religioso o del passaggio dal peccato di superstizione al crimine di eresia; il tema del rapporto con il potere politico o della ribellione delle forme culturali endogene verso quelle esogene; il tema del rapporto con l’istituzione giuridica o dei procedimenti penali; il tema del rapporto con il sociale o della disperazione: i tempi negati alla speranza in cui si gioca la partita del tutti contro tutti, allorché Satana diviene l’ipostatizzazione del male quotidianamente presente; il tema del rapporto etnico-culturale, dalle culture esogene, si ripresenta prepotentemente come riconoscimento della propria identità. Ma accanto a questi percorsi, più propriamente attinenti alle modalità delle discipline socio-storiografiche e di antropologia culturale, si presentano altri cammini o avventure quali sono le avventure del corpo e della mente degli uomini che hanno vissuto in prima persona la vicenda: il primo di questi prende avvio dalle condizioni igienico-sanitarie entro le quali si gioca un rapporto corpo-mente fatto di costanti e reciproche dipendenze fra la fisiopatologia e la psicopatologia con i processi ideativi (allucinazioni, fantasie, forme di pensiero…). Le ricorrenti epidemie di lebbra e di peste prima e di sifilide poi, la presenza di esiti psicopatologici ad eziologia fisiologica (legati a condizioni alimentari o a danni genetici), l’utilizzazione di farmaci psicoattivi sia a fini terapeutici che per pratiche “religiose”, le crisi endemiche di ergotismo e patologie scrofolose, le patologie tireotossiche e i danni epatici, nonché l’insorgenza di malattie mentali ad eziologia non fisiologica sono tutti eventi che, giocando un ruolo fondamentale nella vicenda “stregoneria”, ci impongono di focalizzare la nostra attenzione oltre che sulla induzione farmacologica a rilevanza psichica, anche, e specificatamente, sulla affabulazione psicopatologica e sulla connotazione archetipa dell’inconscio collettivo, qui considerato nei suoi collegamenti con l’immagine di particolari aree di rifugio, luoghi sia geografici che simbolici di insediamento della strega. E’ una storia narrata, quasi sempre, in prima persona dagli inquisitori, ma noi cercheremo di ascoltare anche gli altri quantomeno come attori della storia.

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AA VV, Come si legge un testo di alchimia e astrologia medica (curatela)


Virtuosa-Mente, 2017, pp. 184

alchimiaCampo minato quello di leggere e interpretare un testo antico o classico di astrologia ed alchimia senza cadere nella tentazione di lasciarsi affascinare dai simboli e dalle allegorie che esso contiene. Se è vero che molti di questi testi rispondono alla volontà degli autori di difendere la loro disciplina dalla curiosità dei non-iniziati, è altrettanto innegabile che certe immagini, allegorie e simboli sono l’espressione di una forma mentis a cui il lettore moderno deve accostarsi con un paziente lavoro di riflessione e di rispetto a quel mondo. Gli Autori del presente libro hanno appunto cercato di fare questo, ognuno nell’ambito delle proprie competenze, senza avere la pretesa di fornire chiavi universali di interpretazione, ma solo di suggerire approcci conoscitivi che il lettore potrà approfondire. Adele Maiello, Il linguaggio degli alchimistiPaolo Aldo Rossi, La “scienza della trasformazione”: chokhmat ha-tzeruf oppure physikà kaì mystikà – Lucia Bellizia Tetrábiblos – Libro III, cap. 13 – Maura Sonia Barillari, Delle infermità e delle malattie La ‘biblioteca’ di uno speziale: leggere il ms. Ashburnham 105 della Biblioteca Laurenziana di Firenze – Ida Li Vigni, Teorie e credenze mediche al tempo di Cecco d’Ascoli – Massimo Marra, Dealbate Latonam et rumpite libros: come si legge un libro di alchimia – Alessio A. Miglietta, Praxis, 1693. L’addio di Newton all’alchimia – Davide Arecco, Nato sotto Saturno: Johannes De Monte-Snyder e la iatrochimica europea (1665) – Walter G Sannita, C. G. Jung, l’alchimia e la chimica industriale.

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In cammino verso la casa della sapienza (curatela)


Virtuosa-Mente, 2016, pp. 240

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Il volume si articola come un percorso filosofico volto a indagare le diverse strade che la cultura greca, fonte inesauribile della nostra identità, ha intrapreso, dialogando anche con le culture altre, per delineare il volto multiforme della conoscenza. Non solo quella razionale ma anche quella mistica, il cammino sapienziale basato sull’intuizione estatica, che tende alla comunicazione diretta con il divino come alternativa escludente non solo la via della ricerca logica deduttiva ma anche andando alla scoperta dell’itinerario mitico, poetico e storiografico. Senza ovviamente la pretesa di esaurire una ricerca che deve continuare, gli Autori hanno voluto illustrare momenti diversi della saggezza antica, sottolineando il valore di attualità e di universalità e invitando il lettore ad addentrarsi in quella Casa della Sapienza che simbolicamente rappresenta il viaggio dell’uomo verso le fonti della saggezza. Gli Autori: Luisella Battaglia – Sonia Maura Barillari – Mariano Bianca – Antonio Binni – Dino Cofrancesco – Giuseppe Ivan Lantos – Ida Li Vigni – Valerio Meattini – Oscar Meo – Paolo Aldo Rossi – Davide Susanetti provenienti dalle Università di Genova, Napoli, Bari, Padova, Siena-Arezzo, LSW (Varsavia).

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Il figlio della strega (con Marco Ghione)


Virtuosa-Mente, 2015, pp. 210

41LM-AqeILL__SX344_BO1,204,203,200_La figura di Johannes Kepler (1571-1630), astronomo e matematico, nell’olimpo dei padri nobili della Rivoluzione scientifica, è forse meno nota per la vicenda giudiziaria che coinvolse la madre Katharina. La donna, accusata di stregoneria, fu  incarcerata, sottoposta a tortura e infine assolta dopo un processo che a fasi alterne era durato sei anni. Nella città di Leonberg, nei pressi di Weil der Stadt, paese natale di Keplero, la madre fu infatti chiamata nel 1616 a discolparsi del crimine di stregoneria (con ben  49 capi d’accusa), messa in carcere per un anno e mezzo e torturata più volte. L’anziana donna fu  infine assolta, grazie al figlio e alle sue conoscenze, il 4 ottobre del 1621. Keplerò riuscì infatti a capovolgere l’esito del giudizio grazie alle sue amicizie alla Facoltà di Diritto di Tubinga, che  espresse la sentenza finale. Pochi mesi più tardi, il 13 aprile 1622, Katharina si spense, libera ma transfuga dal proprio paese. Il  libro si presenta come un saggio storico sulla caccia alle streghe  che introduce allo studio del caso di Katherina Guldenmann, madre di Johannes Kepler. Come fonti si utilizzano il Somnium, racconto  fantastico intriso di  forti elementi autobiografici, nel quale il grande astronomo cela la propria madre sotto le spoglie di una maga e guaritrice, alcune Lettere del suo carteggio ed il Judicium matris Kepleri, raccolta degli atti del processo. La scheda completa

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Metamorfosi dell’idea di natura e rivoluzione scientifica


Virtuosa-Mente, 2014, pp. 375

51r+ispGu5L__SX350_BO1,204,203,200_Una storia del “pensiero scientifico” dalla Grecia antica fino all’imporsi della Rivoluzione Scientifica nel XVII secolo, scandita sui cambiamenti che il concetto di “natura” ha indotto nelle diverse susseguenti “visioni del mondo”: da quello mitico a quello misterico-sapienziale, da quello fisico-naturalistico a quello armonico-musicale, da quello magico a quello alchemico, da quello filosofico a quello scientifico. La natura risponde sempre nello stesso linguaggio con il quale la si è interrogata: essa è prima di tutto il dominio del poeta e dell’artista, quindi del teologo, del moralista, del sapiente, del pensatore e solo molto più tardi dello scienziato. La natura, nel suo insieme, non è mai separata dal destino dell’uomo in quanto essa rappresenta per l’uomo che la osserva un immenso sistema di segni che di tale destino si fanno portatori. Un’opera di ampio respiro, sia sul piano epistemologico che su quello metodologico, che tende ad inserirsi nel dibattito sulle “rivoluzioni scientifiche” a partire dalle trasformazione delle forme della mentalità basata sulle metamorfosi dell’idea di natura, analizzandone cause e ragioni.

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La divina proporzione: bellezza e perfezione della natura (curatela)


Virtuosa-mente, 2015, pp. 340

51im67T15+L__SX352_BO1,204,203,200_Che cosa hanno in comune (di ricorrente, significativo, universale) i diversi e vari fenomeni naturali come le spirali orarie e antiorarie che si formano su un broccolo romano o su una pigna, sulle squame di un ananas, in una infiorescenza di un girasole che studia l’ordinamento con cui le parti botaniche vengono sistemate nello spazio, attribuendo una struttura geometrica alle piante, ma anche il volo dei falconi durante la caccia, i nautili che crescono secondo una spirale logaritmica e le conchiglia dei foraminiferi costituita da camerette a spirale e, addirittura, le grandi spirali di stelle della Via Lattea? La risposta è un numero che riproduce il modello matematico di impareggiabile armonia. Il numero aureo è un numero irrazionale rappresentato dalla lettera greca “phi” ossia la divisione di un segmento in media ed estrema ragione…

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