Davide Arecco

Ricercatore e docente di Storia della scienza e della tecnica, Università di Genova

davide areccoDavide Arecco è ricercatore e docente di Storia della scienza e della tecnica presso l’Università di Genova. Nato a Novi Ligure (AL) nel 1975, si laurea in Filosofia con il massimo dei voti presso l’Università degli Studi di Genova (1998) e consegue il Dottorato di ricerca in Storia della Scienza presso l’Università degli Studi di Bari (1999-2002). I suoi campi di ricerca riguardano studi di storia della  scienza e della tecnica, storia del pensiero politico, storia dell’età dell’Illuminismo, storia della storiografia filosofica. Ha al suo attivo una settantina di pubblicazioni sullo sviluppo storico del sapere tecnico e scientifico sei-settecentesco, con particolare attenzione per i contesti accademici e per l’area anglo-britannica e italiana. Autore e/o curatore di nove volumi, collabora a svariate riviste. E’ membro del comitato scientifico di ‘Anthropos & Iatria’ e ha collaborato all’edizione telematica degli Scritti scelti di Salvatore Rotta. Sempre on line, inoltre, ha pubblicato la trascrizione, per le cure di Maria Grazia Bottaro Palumbo, del Dizcours sur la manière d’écrire l’histoiredi Charles-Irenée Castel, l’abate di Saint-Pierre, un documento del primo Settecento francese divenuto da tempo irreperibile.

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Gli articoli di Davide Arecco su airesis:


Nella sezione Il giardino dei magi:


arecco_saintmartin_00Saint-Martin e il pitagorismo. Metafisica, Lumi e musica

Le vicende nella Massoneria francese nella prima metà del XVIII secolo, si sa, sono state fatte oggetto di numerosi quanto notevoli contributi storiografici, a partire soprattutto dagli anni Sessanta del secolo appena trascorso. Si è trattato, per lo più, di studi volti …

arecco_bohme_00Misticismo e alchimia in Jacob Böhme

Nell’ambiente protestante tedesco a cavallo tra XVI e XII secolo, una delle figure più interessanti e complesse è proprio quella del grande mistico e teosofo Jacob Böhme. La complessità e la cripticità del messaggio teosofico di Böhme, ha impegnato per secoli…


Nella sezione Il libro della Natura:


arecco_somnium_00Il Somnium di Keplero tra fonti neoplatoniche e misticismo neo-pitagorico

L’importanza di pitagorismo e platonismo in seno alla scienza moderna, dopo le ricerche di Alexandre Koyré e di Richard Westfall, è oggi pressoché universalmente riconosciuta. L’immagine pitagorica d’una natura disposta dalla Divinità secondo criteri…

134160-050-24C5AFAD «La scienza delle scienze»: fantasmi dellaportiani nella fisiognomica di Lavater

Zurighese, Johann Kaspar Lavater (1741-1801) è stato uno dei maggiori protagonisti della vita intellettuale elvetica nella seconda metà del XVIII secolo. Filosofo e teologo, pastore protestante di confessione zwingliana, lo scrittore svizzero …


Nella sezione Ars regia:


arecco_nelmondodelprincipe_00Nel mondo del principe di San Severo

Su Raimondo Maria di Sangro – sulla sua figura storica, le sue molte opere e la sua leggenda – esiste una vasta letteratura secondaria, non tutta e non solo specialistica. Conosciamo il nobile,  il linguista,  il massone,  l’alchimista. O forse …

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I libri di Davide Arecco:


AA VV, Come si legge un testo di alchimia e astrologia medica


Virtuosa-Mente, 2017, pp. 184

alchimiaCampo minato quello di leggere e interpretare un testo antico o classico di astrologia ed alchimia senza cadere nella tentazione di lasciarsi affascinare dai simboli e dalle allegorie che esso contiene. Se è vero che molti di questi testi rispondono alla volontà degli autori di difendere la loro disciplina dalla curiosità dei non-iniziati, è altrettanto innegabile che certe immagini, allegorie e simboli sono l’espressione di una forma mentis a cui il lettore moderno deve accostarsi con un paziente lavoro di riflessione e di rispetto a quel mondo. Gli Autori del presente libro hanno appunto cercato di fare questo, ognuno nell’ambito delle proprie competenze, senza avere la pretesa di fornire chiavi universali di interpretazione, ma solo di suggerire approcci conoscitivi che il lettore potrà approfondire. Adele Maiello, Il linguaggio degli alchimisti – Paolo Aldo Rossi, La “scienza della trasformazione”: chokhmat ha-tzeruf oppure physikà kaì mystikà – Lucia Bellizia Tetrábiblos – Libro III, cap. 13 – Maura Sonia Barillari, Delle infermità e delle malattie La ‘biblioteca’ di uno speziale: leggere il ms. Ashburnham 105 della Biblioteca Laurenziana di Firenze – Ida Li Vigni, Teorie e credenze mediche al tempo di Cecco d’Ascoli – Massimo Marra, Dealbate Latonam et rumpite libros: come si legge un libro di alchimia – Alessio A. Miglietta, Praxis, 1693. L’addio di Newton all’alchimiaDavide Arecco, Nato sotto Saturno: Johannes De Monte-Snyder e la iatrochimica europea (1665) – Walter G Sannita, C. G. Jung, l’alchimia e la chimica industriale.

La scheda completa

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Navigatori, scienziati, viaggiatori


Virtuosa-Mente, 2016, pp. 260

navigatori-scienziati-viaggiatori 2Per gli uomini dell’età moderna, dal XV al XVIII secolo, il globo era un mondo da esplorare. Mari e oceani andavano scoperti e studiati, le coste ed i territori cartografati alla luce delle nuove tecniche scientifiche, gli spazi geometrizzati. Si viaggiava per le scienze, soprattutto gli italiani in Inghilterra tra Sei e Settecento. Fu una grande e lunga stagione, con protagonisti corsari, diplomatici, uomini di scienza, navigatori, mercanti e naturalisti tra gli altri. Questo libro vuole rappresentare un viaggio in quella storia: una storia dalla quale non furono assenti i miti, come quello di Atlantide oppure delle civiltà perdute.

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La mente nascosta dell’imperatore (con Alessio A. Miglietta)


Città del silenzio, 2016, pp. 248

La mente nascosta dell'imperatoreIn questo volume, si presentano al pubblico, per la prima volta, quei testi – spesso citati, ma mai veramente letti e studiati – che concorrono a comporre il ricco mosaico degli interessi newtoniani. Tranne che in un caso, si tratta di manoscritti riscoperti da meno d’un secolo, frutto di un lavoro privato, condotto in solitaria e protratto nel tempo, lontano dalla vita e dal mondo. Alle pagine qui presentate Newton dedicò moltissime ore e moltissimo tempo. Si trattava di argomenti che, ai suoi occhi, rappresentavano qualcosa di fondamentale. E, in effetti, dietro a tali, severe ricerche sulla cronologia antica, sulla tradizione ermetica, si possono cogliere molteplici elementi e fattori d’ispirazione che rinveniamo poi nei Principia e nell’Opticks. Anzi, i testi raccolti, tradotti e commentati nel presente volume non costituiscono altro che lo sfondo (sovente indispensabile) al quale ricondurre la stesura delle due opere maggiori, per meglio comprenderne composizione e contenuti.

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